giovedì 18 aprile 2024

Il ritorno dei lupi

 

Il vento s'insinua tra i rami scarni di un paesaggio brullo e desolato. 

Numerosi, forse anche troppi, i wapiti passano la giornata a brucare ogni filo d'erba che trovano sul loro cammino. 

Li guardo. Sono affamati come un branco di lupi al quale appartengo. Siamo alla ricerca di verdi praterie, di quei territori ricchi di cibo ...


 
Inizia così Il ritorno dei lupi di Nadya Belhady e Marc Majewsky, traduzione di Edvige Le Noel, L'ippocampo edizioni, meraviglioso albo illustrato in formato leporello che, con delicatezza e poesia racconta il ritorno dei lupi nel Parco di Yellowstone dopo quasi 70 anni di assenza grazie al rewilding, ovvero la reintroduzione di specie animali o vegetali ormai scomparse da un determinato territorio. 

Sicuramente una delle ultime pubblicazioni di Ippocampo che ci hanno lasciato davvero senza fiato!


Il ritorno dei lupi - Nadya Belhady, Marc Majewsky, traduzione di Edvige Le Noel - L'ippocampo edizioni


martedì 16 aprile 2024

Stardust

 


Tre lunghe e struggenti lettere: la prima indirizzata alla Terra, la seconda indirizzata al lettore, la terza indirizzata al figlio che verrà. 

Impossibile rimanere freddi e distaccati mentre si sfoglia Stardust. Polvere di stelle, testo e illustrazioni di Hannah Arnesen, traduzione di Laura Cangemi, Orecchio Acerbo editore. 


E' assolutamente impossibile non lasciarsi coinvolgere dalla narrazione, dall'amore con cui l'autrice si rivolge alla Terra, dalle illustrazioni che rapiscono lo sguardo. Dalla meraviglia, dallo stupore, dal dolore, dalla consapevolezza della situazione di pericolo ambientale in cui la Terra sta pian piano scivolando per mano dell'uomo.


Forse un giorno l'Universo si spegnerà.

Forse un giorno l'uomo annienterà se stesso. 

Ma adesso siamo qui.

Per ora siamo vivi.


Stardust. Polvere di stelle - Testo e illustrazioni di Hannah Arensen, traduzione di Laura Cangemi, Orecchio Acerbo Editore


lunedì 15 aprile 2024

Il mare ci aspettava

 


Mi è sempre piaciuta la cifra stilistica di Antonio Ferrara, la sua scrittura lineare, precisa, mai banale, i capitoli brevi quel tanto che basta per incorniciare nel giusto modo un momento o un sentimento. 

Il suo ultimo romanzo, Il mare ci aspettava, mi ha letteralmente ammaliata, forse perché anche io, come il giovane protagonista Rocco e la sua inaspettata compagna di viaggio Rosa,  in questo momento vorrei trasgredire le regole e andare al mare, simbolo di libertà, autonomia, riscatto, ma anche e soprattutto per la tenerezza che ho trovato per questi due giovani ragazzi, che decidono di allontanarsi da due famiglie difficili da subire, a bordo della loro bicicletta, in un viaggio che non è solo tra borghi e boschi, ma è anche e soprattutto un viaggio interiore, alla ricerca della realizzazione di un sogno.

Il mare ci aspettava - Antonio Ferrara - Einaudi Ragazzi di Oggi

venerdì 12 aprile 2024

Il posto magico


 

Questo romanzo di Chris Wormell regala la possibilità di ridere, commuoversi, gioire, allarmarsi, entusiasmarsi, insomma di provare una vasta gamma di emozioni durante lo svolgimento della trama, grazie ad una scrittura coinvolgente, avvincente e pulita, alle illustrazioni  che consentono al giovane lettore di immaginare perfettamente le dinamiche dei personaggi e delle loro azioni.

In una Grande Città Nera fatta di tetti e comignoli, di grigiume e fuliggine, vivono Clementine e i suoi due zii, due tiranni, due persone terribili di una cattiveria sconfinata, che ricordano alcuni personaggi di Roald Dahl, che riservano alla bambina solo cattiverie e torture. Clementine sogna una vita diversa, un posto magico, lontano dalla camera umida e buia nella quale è costretta a vivere, sogna verdi montagne, rigogliosi fiumiciattoli, odori e profumi della natura, un posto che sia davvero "casa" dove sentirsi al sicuro e protetta, e solo grazie all'innata forza che possiede, alla vlontà, alla sua positività, a Gilbert (il gattone bianco che vive con lei e con gli zii) riuscirà a fuggire dalla sua progionia e raggiungere il suo posto magico, la sua vera casa. 

La prima cosa che mi ha colpito è stata l'illustrazione di copertina, l'ho trovata potente e accattivante. E poi la forza di Clementine, la sua capacità di riuscire a sperare anche nei momenti più bui, di aggrapparsi alla vita e alle poche possibilità avute per fuggire dagli zii tiranni, al messaggio di positività e speranza che mi ha accompagnato durante la lettura. Poi mi ha colpito l'ultima illustrazione contenuta nel romanzo, l'unica a colori in mezzo ad una serie di tavole in bianco e nero, proprio a voler sottolineare (senza l'uso delle parole) la realizzazione del sogno, l'avere trovato il posto magico dai colori sgargianti, fatto di montagne e fiumi, come Clementine lo aveva sempre immaginato.

 Il posto magico - Chris Wormell, traduzione di Elena Dorenti, Rizzoli

 

venerdì 5 maggio 2023

Come inchiostro nell'acqua



 "Buio.

Non un buio normale. Anomalo.

Intanto, è assolutamente certa di avere gli occhi aperti, eppure non vede nulla, anzi, sembra che l'oscurità vi prema contro come qualcosa di solido, quasi volesse entrarle dentro. Perciò li serra, spaventata, e si concentra sugli altri sensi."

Inizia così, tra le pagine nere e inchiostro bianco, il nuovo romanzo di Sara Allegrini, Come inchiostro nell'Acqua, edito da Il Castoro, per la collana Hot Spot.

E' una storia potente, forte, quella di Io, è così che ha deciso di chiamarsi la protagonista di questo romanzo. una storia che prende l'avvio nel momento in cui Io non ricorda il suo nome, non riconosce il luogo nel quale si trova, non sa per quale motivo sia li.

E' in quel momento di sospensione e smarrimento il buio, a volte, si dirada e Io incontra Mel, un'adolescente goffa e arruffata nei suoi vestiti larghi con una vita complicata e dolorosa alle spalle, e Julian, un ragazzo dolce e gentile, e Flo una bambina senza voce, più una serie di altri personaggi, tutti apparentemente distanti, scollegati, sconnessi tra loro ma che in realtà costruiscono, tutti insieme, la trama di un romanzo che fa riflettere, emozionare, piangere, sobbalzare il cuore pagina dopo pagina.

Sara ci aveva abituato alla sua scrittura schietta e senza fronzoli, in passato ci aveva raccontato storie "forti" di adolescenze difficili, ma con questo suo ultimo romanzo ha davvero scavato nelle buie profondità di anime belle ma piene di dolore e solitudine, prendendole per mano e accompagnandole verso la luce.

Sara Allegrini - Come inchiostro nell'acqua - Il Castoro

giovedì 24 febbraio 2022

L'ora blu

 


A chi mi chiede da dove nasca la mia passione per i treni, non so mai cosa rispondere. Penso sia una scia che mi accompagna fin dall'infanzia, restando interi anni discreta e defilata nella mia orbita, per poi riaffacciarsi, sotto spoglie diverse, in età matura.


Di una cosa sono però certo; tale passione non è mai stata fine a sé stessa, ma si è alimentata, e sviluppata, combinandosi con altre mie inclinazioni e curiosità. Alla passione per i viaggi (fisici e mentali, reali e metaforici), per l'arte, la storia e la geografia dei luoghi, la fotografia, l'escursionismo, la contemplazione solitaria, i momenti di raccoglimento personale che sono solito coltivare; passando attraverso l'amore per i libri e la letteratura, che recano in seno infiniti nuovi inviti al viaggio. Per questo è entrata ed uscita dalla mia vita, evitando di ossessionarmi e manipolarmi, tornando ogni volta diversa, più ricca, più forte di prima.


Sono mesi che giro intorno a questo meraviglioso "Picture Book" scritto da Massimo Scotti e superbamente illustrato da Antonio Marinoni, edito da Topipittori, che sembra esprimere in modo inequivocabile molte delle suggestioni che provo viaggiando in treno, e spesso in cuor mio ho cercato le parole per omaggiarlo.


Partiamo dal titolo, l'Ora Blu, che da solo evoca un naturale incanto. L'ora blu è quel magico momento in cui il buio cede il passo alla luce, prima dell'aurora; ma è anche il sui inverso, dopo il tramonto, nel crepuscolo che precede l'oscurità. Questo avvicendarsi crea un effetto cromatico suggestivo ed emozionante, in cui l'orizzonte è avvolto da una luce soffusa, nei toni del blu e del violetto. E' un momenti privilegiato dai fotografi paesaggisti per realizzare i propri scatti. 


Ma questo avvicendarsi tra luce e oscurità, a sua volta, contiene una forte carica metaforica, nell'alternarsi tra sogno e realtà, paura e speranza, inizio e fine di un'esperienza, che avviluppa la nostra esistenza e spesso la sfuma in alcuni momenti della giornata, vissuti con rara intensità. Un'intensità che si palesa sfogliando questo piccolo gioiello. 


Degno di nota a livello illustrativo l'uso della "silhouette" per tratteggiare i personaggi che animano il racconto, da quelli di contorno che popolano lo sfondo fino ai protagonisti che si muovono all'interno dello scompartimento del treno. Il gioco di ombre in primo piano si alterna ai paesaggi dal finestrino, in cui Marinoni crea uno sfondo che ricorda certi dipinti dei secoli scorsi; in questo dialogo visivo rivive il carteggio tra realtà e immaginazione che sta alla base dell'intreccio narrativo ideato da Massimo Scotti.


Così penso a Tony Tanner che trova un diario sulla panchina, alle avventure della bella Hortense che si materializza nella sua testa, a tutti i viaggi reali e ideali che compiamo nella nostra esistenza; alle stazioni, alle sale d'attesa, ai viaggi in carrozza mentre la vita ci scorre dentro, davanti e intorno; agli incontri che ci segnano, e talvolta ci cambiano. A tutto lo Sturm und Drang che si respira tra gli scompartimento di questo Picture Book, lo stesso che conferisce un senso, remoto e recondito, al nostro errare.


E a certe collane d libri "scritti e disegnati per aprire finestre su significati nascosti, creare nessi imprevisti fra cose e persone, illuminare dimensioni segrete del quotidiano invisibili ai nostri occhi".

Ecco, io amo i treni perché ho tanti "grilli per la testa".

L'ora blu - Massimo Scotti, Antonio Marinoni - Topipittori

giovedì 17 febbraio 2022

Chiedi ai sogni di fare rumore

 


Cosmo brilla per la sua siderale assenza, sembra quasi uno sfondo estrapolato da "2001: Odissea nello spazio" di Stanley Kubrick; nel silenzio dell'universo, restituisce l'eco delle voci interiori di Arianna che fluttuano, galleggiano, nel vuoto della deriva.

Arianna, una e trina, Viva, Morta, Assassina. Quando il peso della coscienza ti schiaccia trascinandoti a fondo, dove non filtra la luce, nell'arcana speranza di sfuggire al ricordo che assume le sembianze di un terribile incubo.

Béla, una bicicletta in prestito e uno zaino vuoto, e l'ostinata missione di portare fortuna alle persone, con un sorriso e un battito di mani.

Manar, il dolore muto e fiero di una terra abbandonata a sé stessa, martoriata dalla guerra.

E l'ultima strofa di una canzone di Lucio Dalla che suona come un mantra:

"Anna avrebbe voluto morire

Marco voleva andarsene lontano,

Qualcuno li ha visti tornare

Tenendosi per mano".

Se il significato della parola "Kosmos" era ordine, armonia, anziché l'attuale universo, comprendiamo quanto la presenza di Cosmo sia essenziale per bilanciare il disordine interiore di Arianna, per squarciare questa cappa i sogni devono far rumore. E riportare alla luce termini e significati di una bellezza arcana, come "lampisteria", un autentico lampo di poesia.


Ci sono ragazzi che si caricano sulle proprie spalle fardelli troppo pesanti per la loro giovane età, e lo fanno in silenzio, in modo quasi invisibile allo sguardo adulto, spesso incapace di guardare lontano nel così vicino.

C'è tanto rumore entro l'apparente ovattato silenzio a cui dar voce. Certi libri di Alessandro Q Ferrari sono come microfoni nel silenzio dell'universo, certi suoi personaggi, così vicini, sembrano affondare la propria anima in quel pulviscolo cosmico da cui si è generato il mondo. Ordine e disordine sono come un Tao celeste, come Cosmo e Arianna sono espressione di un disegno più grande delle loro brevi e fragili vite.

"Chiedi ai sogni di fare rumore" - Alessandro Q Ferrari - Mondadori